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Wanda von Sacher-Masoch

Le mie confessioni

Traduzione di Gisèle Bartoli

gli Adelphi, 138
1998, pp. 410
isbn: 9788845914126

€ 12,00  (-5%)  € 11,40
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IN COPERTINA
Franz von Stuck, Amazzone e centauro (1912, particolare). Collezione privata.
SINOSSI

«Spero di poterla vedere prestissimo. Aspetto con ansia di poterle esporre la mia visione del mondo, e di essere frustato da Lei. Non dimentichi dunque... con la pelliccia». Così scriveva Leopold von Sacher-Masoch alla giovane Aurora Rümelin, che assumerà poi il nome di Wanda. Wanda si mostrò più che comprensiva, e disposta a seguirlo sia in un regolare matrimonio borghese sia in quel gioco rigoroso che, da Krafft-Ebing in poi, è stato definito eros masochistico. E finì anche per dimostrarsi, in questo libro, una eccellente memorialista.
«Finito il libro, esaurite le sconce virtù e i dignitosi vizi – tutto molto “di classe” – abbiamo l’impressione che il matrimonio di Wanda e Leopold sia stato un buon matrimonio, tanto è vero che finì con un divorzio, segno infallibile di coniugio psicologicamente produttivo» (Giorgio Manganelli).
«Il libro di Wanda è molto bello» (Gilles Deleuze).

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