Con Matematica, materia e metodo si conclude la presentazione al lettore italiano dellopera filosofica della maturità di Putnam. Se in Mente, linguaggio e realtà, cui il presente volume va accostato, Putnam toccava temi perenni della filosofia occidentale, qui egli affronta questioni che la filosofia classica non aveva neppure potuto conoscere: i rapporti fra logica e matematica, i fondamenti della matematica, la filosofia della meccanica quantistica, alcuni problemi relativistici (compreso un cenno ai viaggi nel tempo), il convenzionalismo in fisica e matematica. Tutto ciò (ed altro ancora) va sotto il nome di filosofia della scienza disciplina che solo in anni recenti ha assunto una posizione e una funzione dominanti, e nellambito della quale Putnam è riconosciuto maestro. In questa vasta intrapresa appaiono ben netti alcuni punti di riferimento: anzitutto il «realismo», rispetto non solo agli oggetti materiali, ma anche a «universali» come le grandezze fisiche e gli oggetti matematici; quindi il rifiuto dellidea che esistano verità totalmente a priori, e dunque che le asserzioni «fattuali» siano tutte e sempre «empiriche». Infine lideale convinzione che la matematica non sia una scienza a priori, cui si accompagna il tentativo di esplicitarne gli effettivi aspetti empirici e quasi empirici da un punto di vista storico e metodologico. Il tutto sotto la bandiera di un realismo da Putnam stesso propugnato nel nome di quellaffilatissimo buon senso al quale egli ha tenacemente continuato ad affidarsi nellarco della sua movimentata vicenda intellettuale. Matematica, materia e metodo è apparso per la prima volta nel 1975.
Hilary Putnam è stato per molti anni, ed è tuttora, una sorta di baricentro della filosofia della scienza. Tutti i temi più caldi e delicati dal rapporto mente-macchine a quello ragione-realtà vengono a un certo punto da lui affrontati e fatti passare attraverso un vaglio quanto mai sottile. E si può dire che, una volta passati da quel vaglio, quei...