Jean Genet
Nel 1957 Genet indirizza a un giovane acrobata un ardente inno all’arte del funambolo e del Circo, gioco crudele – insieme «alla poesia, alla guerra, alla corrida» uno dei pochi che siano rimasti –, intreccio di audacia e perfezione, solitudine e follia, festa e morte. Ma in Genet ogni nucleo di pensiero sembra riverberarsi, rispecchiarsi all’infinito, attraversando...
A cura di Giorgio Pinotti
1997, pp. 221, isbn: 9788845912771
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