Albert Ehrenstein
«Mi chiamo Tubutsch, Karl Tubutsch. Dico il mio nome solamente perché non possiedo altro se non questo nome»: così si presenta il protagonista di questo racconto che, quando apparve nel 1911, doveva suonare azzardato e provocatorio. E la sua carica, occorre aggiungere, è rimasta intatta. Bastano poche righe ed eccoci nel territorio di una certa «prosa assoluta» – quella di Gottfried Benn...
Traduzione di Helena Janeczek
2000, pp. 78, isbn: 9788845915482
€ 8,00 -5% € 7,60