Nessuno meglio di Sacha Guitry, scrive Edgardo Franzosini, è stato in grado di incarnare «un certo esprit ... tutto parigino, fatto nella vita quotidiana di leggerezza, di impertinenza, di vanità, e a teatro di dialoghi fluidi e intrighi deliziosi». Persino per l’incontentabile e beffardo Paul Léautaud ogni nuova commedia di Guitry era «una sorpresa, un incanto».