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Kalidasa

Il riconoscimento di Sakuntala

(Abhijñanasakuntala)

A cura di Vincenzina Mazzarino

Biblioteca Adelphi, 273
1993, 2ª ediz., pp. 222
isbn: 9788845909894

€ 18,00  (-5%)  € 17,10
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IN COPERTINA
La donna e lo scorpione (Uttar Pradesh, V sec.). Indian Museum, Calcutta.
SINOSSI

Il riconoscimento di Sakuntala di Kālidāsa fu il primo grande classico indiano a penetrare nella cultura occidentale, già alla fine del Settecento, e a confermarsi poi, come scrisse il grande indologo Abel Bergaigne, «quello il cui gusto è meno lontano dal nostro». Di fatto, la storia di Śakuntalā è una grande storia d’amore, una vicenda archetipica, che può essere messa accanto a quelle di Tristano e Isotta o di Morgana e Artù. La bellissima Śakuntalā è figlia di un asceta e di una Ninfa celeste: di lei si innamora perdutamente il re Dusyanta, che la incontra nella foresta durante una battuta di caccia. Ma alla magia amorosa se ne oppone un’altra, nefasta, legata alla potente maledizione di un asceta: essa provocherà l’oblio dell’amore in Dusyanta e una separazione dolorosa e insanabile. Eppure alla fine si giungerà al «riconoscimento di Śakuntalā» e la forza del grande amore tornerà ad agire.
Kālidasā, che visse intorno al V secolo d.C., è l’espressione suprema dell’arte letteraria indiana, arte squisita, altamente formale, che richiede una conoscenza approfondita delle sue regole e dei suoi fondamenti teorici per essere apprezzata nei suoi molteplici sapori. Di quest’arte Il riconoscimento di Śakuntalā, dramma in prosa e versi, ricchissimo di registri, è in certo modo l’essenza. Vincenzina Mazzarino, la maggiore esperta italiana di poetica indiana, non solo ci offre qui una felice traduzione del testo, ma con il suo commento ci permette di cogliere le articolazioni nascoste di un intero universo poetico, per noi sconcertante e affascinante.

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