SINOSSI

Questo è un libro che l'autore non poteva non scrivere, e che si è portato dentro per quattro decenni. Perché fu più di quarant'anni fa che, reduce dai fervori e dai clamori del maggio '68, Hervé Clerc ebbe «un'esperienza incommensurabile rispetto a tutte quelle che avrebbe poi fatto nella sua vita e, ovviamente, a quelle fatte in precedenza»: scoprì il buddhismo nella sua essenza – nudo, immobile, vuoto. Allora non sapeva che cosa fosse. Oggi, riprendendo il filo della propria biografia, riesce a renderci partecipi di un insegnamento plurimillenario, e nella forma più semplice e spoglia possibile, scardinando cliché, tic accademici, gerghi, mode. Il tutto in un parlato ricco e saporoso, che invoglia alla lettura.

Traduzione di Carlo Laurenti.

Attraverso un’esperienza radicale e unica, la rivelazione di un buddhismo essenziale, che guarda alla vita di tutti i giorni.

Volumi dello stesso autore
«“Chi consegue l’unità” dice l’Upanishad “si lascia alle spalle la morte”. Non so se sia vero, ma ho voluto verificare» (H. Clerc).
Traduzione di Francesco Bergamasco
Piccola Biblioteca Adelphi, 723
2018 / pp. 286 / € 15,00  € 14,25
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