Aggiungi alla wishlist Aggiungi alla wishlist Aggiungi alla wishlist
Condividi Condividi Condividi

Heinrich Zimmer

Miti e simboli dell’India

Traduzione di Fabrizia Baldissera
A cura di Joseph Campbell, Camilla Colli

Il ramo d'oro, 23
1993, 4ª ediz., pp. 262, 70 ill. in b/n f.t.
isbn: 9788845909948

Temporaneamente non disponibile
Temporaneamente non disponibile Temporaneamente non disponibile Temporaneamente non disponibile
IN COPERTINA
Śiva Śarabhesa (Scuola di Mankot, 1715 ca). Collezione privata.
SINOSSI

Per frenare l’esaltazione e la superbia di un dio (Indra), un altro dio (Visnù), sotto le spoglie di un bambino, gli mostra una fila di formiche in marcia: sono altrettanti Indra, che in altri eoni hanno compiuto le stesse imprese, si sono esaltati e poi sono tornati a essere formiche. Con questa visione altamente ironica e vertiginosa, quale ci appare in un angolo di una narrazione puranica, Heinrich Zimmer ci fa subito intendere in quale selva sterminata, e incomparabile a ogni altra, si addentri chi vuole conoscere i miti e i simboli dell'India. Tutto, in India, si moltiplica – e molte più volte di quanto non accada altrove. Ma non è questo il vero punto. L’immensità indicata dalla moltiplicazione serve innanzitutto a mostrare la pochezza di ogni accumulo rispetto a un’altra dimensione, dove agisce una potenza opposta: il distacco. E, fra l’uno e l’altro di questi mondi, sospesa come un miraggio o una tessitura che in ogni nodo stringe una figura e una storia, mentre si espande e si disfa ad ogni attimo, è māyā, la magia primordiale, il potere metamorfico e femminile di un Assoluto che si cela e si eclissa sotto l’infinita moltitudine delle forme, ma allo stesso tempo non appare e non si svela che attraverso di esse. Indra, re degli dèi, ma anche Buddha, Visnu, Siva, i sapienti Nārada e Markandeya, assetati di conoscenza, o i titanici e mostruosi demoni che di tanto in tanto minacciano l’ordine cosmico, si confrontano qui con la sfuggente e insormontabile potenza dell’apparire, che nel fingersi Altro ha l’inviolabilità dell’ombra e del miraggio.

Volumi dello stesso autore
Heinrich Zimmer

Il re e il cadavere

Heinrich Zimmer era un grande studioso dell’India, ma in questo libro – forse il suo più affascinante – ha voluto presentarsi come «dilettante fra i simboli». Dilettante significa qui colui che trova un inesauribile diletto nelle immagini, nelle storie che, rampollando di civiltà in civiltà, accompagnano la nostra...
Traduzione di Fabrizia Baldissera
A cura di Joseph Campbell
Biblioteca Adelphi, 134
1983 / pp. 347 / € 24,00  € 22,80
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Biblioteca Adelphi, 134
1983 / pp. 347 / € 24,00  € 22,80
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Dalla stessa collana