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Josef Škvorecký

Il sax basso

A cura di Giuseppe Dierna

Fabula, 67
1993, pp. 193
isbn: 9788845909450

Temporaneamente non disponibile
IN COPERTINA
Max Beckmann, Beguin the Beguine (1946). The Univer- sity of Michigan, Museum of Art, Ann Arbor.
MAX BECKMANN by SIAE 1993
SINOSSI

Da una valigia che si socchiude cadendo baluginano i riflessi di un sax basso quasi irreale. Un ragazzo guarda: è incantato e si unisce ai grotteschi personaggi di una bruegeliana orchestra di musica leggera che appresta per quella sera un concerto in città. Con le sue note insinuanti, il sax basso diventa senza difficoltà l’immagine stessa di un contromondo: dove si può respirare, dove il suono è piacere e improvvisazione, dove non è naturale essere schiavi. Questa del sax basso è la seconda delle due «leggende» che compongono il libro, forse il più felice e immediato nella complessa opera di Škvorecký. Sono due storie dove il jazz – quale appariva, in tutta la sua proibita fascinosità, in Cecoslovacchia sia durante l’oppressione nazista sia sotto l’occupazione comunista – è il protagonista stesso, l’anima mercuriale che attraversa i sentimenti e le angosce con un invincibile guizzo.
I racconti La leggenda Emöke e Il sax basso, che compongono questo libro, sono apparsi per la prima volta fra il 1963 e il 1967.

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