David Thomson, «il più grande critico cinematografico vivente» per John Banville, ha qui tentato una storia di Hollywood -- la sua -- e lo ha fatto col piglio caustico e malandrino che contraddistingue chi da sempre ama quel mondo e ciò che ha da offrire: sogni surrettiziamente innervati dalla realtà. Thomson prende spunto da un capolavoro, Chinatown...