IN COPERTINA
Illustrazione di John Gall.
SINOSSI

Ma che idea, lasciare la California per un brumoso paesino della campagna gallese! Se non fosse che il paesino è Hay-on-Wye, la «Mecca dei bibliofili», dove c’è una libreria antiquaria ogni quaranta abitanti, e dove si celebra ogni anno uno dei più noti Festival della Letteratura – e se non fosse che il pellegrino è Paul Collins, instancabile e ardimentoso cacciatore di libri perduti e strampalati. Ingaggiato nel 2000 da Richard Booth, il libraio che nel 1977 si proclamò Re del Principato Autonomo di Hay, Collins si è potuto dedicare per sei mesi alla sua attività preferita: frugare tra cataste di libri effimeri «che fin dall’inizio non erano destinati a durare», e tramandarci le loro storie. Ed ecco le ponderose raccolte di riviste obsolete («La rivista delle meraviglie. Composta interamente di materiale classificabile come MIRACOLOSO! BIZZARRO! STRANO! STRAVAGANTE! SOPRANNATURALE! ECCENTRICO! ASSURDO! OSCURO! e INDESCRIVIBILE!»), le memorie apocrife (Sono stata la cameriera di Hitler) o anonime (Confessioni della moglie di uno scrittore), gli autori che scrivono dall’aldilà, e le prime edizioni «grigie e pesanti come tombini». Mentre cerca casa, fantasticando di stabilirsi definitivamente in un grande «pub sconsacrato» del Seicento, il Sixpence House, Collins riesce anche a far domanda per un seggio alla Camera dei Lord (quella «specie di governo fondato sulla copula. Una spermocrazia, se preferite»). Oltre che una incantevole tranche de vie, Al paese dei libri è una sorprendente meditazione sul valore dei libri nel tempo – e sulla volubile incuranza del passato, «l’unico Paese dove è ancora permesso dileggiare gli indigeni».

Volumi dello stesso autore
Paul Collins

La follia di Banvard

Capita, nella vita di tutti, che qualcosa vada storto, magari proprio quando fortuna e gloria erano appena state assaporate, o sembravano a portata di mano. E, a volte, a determinare la differenza tra successo e fallimento è un capriccio di troppo. Se non avesse disseminato i suoi perfetti manoscritti «shakespeariani» – che i migliori...
Traduzione di Marco Lunari
Fabula, 177
2006 / pp. 354 / € 20,00  € 19,00
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Fabula, 177
2006 / pp. 354 / € 20,00  € 19,00
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Altre edizioni
Alan Bennett, Muriel Spark, Matteo Codignola, Paul Collins, Oliver Sacks, Fleur Jaeggy, Marcel Granet, Louis Renou, William Langewiesche, Nicolas Righetti, Tim Judah, Giorgio Amitrano, Miriam Toews, Ottavio Fatica, Alicia Erian

«Adelphiana», 4

Il quarto numero di «Adelphiana» potrebbe intitolarsi «Impressioni personali». A unire i pezzi qui ospitati è infatti volutamente lo scorcio dal quale sono visti e raccontati luoghi (la Cina dei Boxer in un prezioso inedito di Marcel Granet, e la Corea del Nord nel reportage quasi allucinatorio di Tim Judah), persone (i fratelli...
Adelphiana. Pubblicazione permanente, 4
2005 / pp. 237 / € 20,00  € 19,00
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Adelphiana. Pubblicazione permanente, 4
2005 / pp. 237 / € 20,00  € 19,00
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Il piccolo Morgan Collins ha tre anni. Legge tutto quello che gli capita a tiro, dalle annate di vecchi giornali ai manuali di medicina. Ma se qualcuno gli chiede come si chiama non risponde, e le frasi più ovvie sono per lui un rompicapo insolubile. Per descrivere questo comportamento i medici sono soliti usare una parola semplice e definitiva: autismo.
Traduzione di Carlo Borriello
Fabula, 170
2005 / pp. 268 / € 18,00
Fabula, 170
2005 / pp. 268 / € 18,00