IN COPERTINA
El Cotorrito (primi anni '80). Fotografia di Arlene Gottfried.
Courtesy Daniel Cooney Fine Art.
© estate of arlene gottfried
SINOSSI

«La cultura del piagnisteo è il cadavere del liberalismo degli anni Sessanta, è il frutto dell’ossessione per i diritti civili e dell’esaltazione vittimistica delle minoranze. Ma, a ben guardare, le origini di questa cultura sono più antiche. L’America è una nazione fondata sull’emigrazione e da sempre i diversi gruppi di emigranti sono entrati in collisione tra loro ... Nel contempo però questi emigranti volevano costruire una società utopica, parlavano di missione, pensavano a un nuovo mondo che doveva convertire l’Europa degenerata». Della voga del politicamente corretto non poteva esserci miglior evocatore, narratore e interprete di Robert Hughes, polemista formidabile e testimone lucidissimo. Dietro l’occasione, che appartiene ormai alla storia – spesso esilarante – del costume quotidiano, Hughes lascia intravedere una prospettiva non lieta su ciò che la cultura in genere cerca di diventare nel prossimo futuro.

Volumi dello stesso autore
Robert Hughes

La riva fatale

La storia sconvolgente di come l’Europa concepì l’idea di trasformare un continente – l’Australia – in un immane campo di concentramento. Pullulante di personaggi che fanno pensare a Dickens e a Dostoevskij, questa sinistra epopea, dopo essere stata a lungo rimossa, ha trovato in Robert Hughes il suo cantore.
Traduzione di Anna Ravano, Gabriella Luzzani
gli Adelphi, 87
1995 / pp. 830 / € 23,00  € 21,85
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