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Norman Maclean

In mezzo scorre il fiume

Traduzione di Marisa Caramella

Fabula, 68
1993, 4ª ediz., pp. 153
isbn: 9788845909672

Temporaneamente non disponibile
IN COPERTINA
Andrew Melrose, Westward the Star of Empire Takes Its Way - near Council Bluffs, Iowa, 1867 (particolare). Collection E. William Judson.
SINOSSI

Ci sono rari libri che sembrano fatti di niente e alla fine dei quali ci si trova a navigare nel tutto e precisamente su un fiume. «Alla fine tutte le cose si fondono in una sola, e un fiume la attraversa»: così leggiamo nelle ultime righe di questo romanzo – e in quel momento la frase ci pare perfettamente chiara. Ma come ci si arriva? Ascoltando la storia di due fratelli del Montana che hanno la passione della pesca a mosca in luoghi magnifici e deserti. Nulla di più elementare, si direbbe. Eppure, i due fratelli erano cresciuti nell’idea che niente nella vita fosse altrettanto arduo, misterioso e solenne: «Nella nostra famiglia non c’era una chiara linea di demarcazione tra religione e pesca a mosca». E a poco a poco scopriamo come la pesca a mosca abbia la peculiarità di attirare le più strane complicazioni, che coinvolgono birra, cazzotti, sfide virili, memorabili zie presbiteriane, una pellerossa dai capelli lucenti, una avventuriera dalle natiche equamente tatuate con le lettere LOVE, un vecchio predicatore (il padre) che legge il Vangelo in greco lungo il fiume e dice poche parole che vanno lontano, come queste: «Per mio padre, tutte le cose buone – dalle trote alla salute eterna – derivavano dalla grazia, e la grazia dall’arte, e l’arte non è una cosa facile». Mentre la tensione che regge il tutto è data dal rapporto fra due fratelli, i due pescatori, che si studiano in ogni dettaglio, si amano – e non si capiscono: sino a un lacerante finale, che rivela come siano «proprio le persone con cui viviamo, che amiamo e che dovremmo conoscere meglio, a eluderci». Per raccontare queste storie occorreva soprattutto un certo tono – asciutto, laconico, senza inflessioni, che ci fa pensare subito a un film di John Ford o a una lirica di Robert Frost tradotti in prosa. Così, da una materia che è insieme lieve e tragica, è nato un «fosco idillio americano, di cui la lingua può andare fiera» (Robert M. Adams).
In mezzo scorre il fiume è apparso per la prima volta nel 1976.